sabato 27 agosto 2011

Cuoco di bordo

Io, i miei fratelli Vito e Lele, con Ugo, Sandro e altri amici d’infanzia giocavamo già insieme fin dai tempi dei campi di Greco, all’epoca periferia Milanese a due passi dalla famosa Via Gluck, con i pali delle porte rimediati con grandi pietre o da bastoni conficcati nel terreno.
Poi con alterne fortune ognuno ha intrapreso una carriera calcistica in squadre di quartiere, solo Vito e Lele hanno militato nell’Inter e nel Milan e solo Vito ha sfiorato la notorietà giocando in serie C nella Solbiatese e nel Verbania, poi quando era a un passo dal grande calcio ha rinunciato ed è tornato a Greco per giocare allenati da zio Italo nel Greco insieme a Lele, altri amici e con Bobo e il Nick Dirigenti.
Nel 1982 abbiamo deciso di riunire “precettandoli “ i nostri vecchi amici d’infanzia e compagni di scuola, trovandoci tutte le domeniche mattina al Parco Lambro e per fare ogni tanto qualche partita amichevole. Una di queste fu disputata al campo Agrisport Dindelli, contro una squadra dove in porta giocava Fausto.
La partita fini in pareggio e al termine Fausto mi avvicinò dicendomi “complimenti centravanti !! sei veramente forte, hai la colla ai piedi e un dribbling ubriacante, i miei compagni mi hanno detto di chiederti se vuoi giocare con noi ”io gli risposi“ complimenti a te, sei stato bravissimo, ci hai anche parato un rigore, ti ribalto la richiesta, vuoi giocare con noi ? non abbiamo un portiere fisso e ci faresti veramente comodo.
Fausto accettò subito e poco dopo fece il suo esordio con noi in un torneo estivo parrocchiale con amici del parco Lambro (il “Ciccio”) con finale persa ai rigori con ultimo errore di Ugo che doveva sposarsi il giorno dopo.
In autunno il mio collega Marco mi chiese se riuscivamo a mettere su una squadra a 11 per disputare il torneo dell’Avanti organizzato dal PSI Milanese (anche quello perso in finale) poi ci fu anche un torneo al Dindelli che tutti ricordiamo per un arbitro che era già completamente ubriaco al momento della “chiama”.
Poi altre amichevoli una addirittura a Tortona con amici del fratello di Dario e una al campo “Forza e Coraggio” contro una squadra che giocava in Prima Categoria che vincemmo per 4 a 1, un’altra al Saini contro una squadra che giocava in Promozione che pareggiammo 3 a 3.
I tempi erano quindi ormai maturi per disputare con tutti i miei amici un campionato intero; un amico mi invitò in 3a Categoria ENDAS, cercai uno sponsor per l’iscrizione e trovai IL CUOCO DI BORDO ristorante di Milano di un mio grande amico Armando purtroppo scomparso tragicamente qualche anno fa e uno sponsor per le divise e le borse la IFI di mio zio Gianni, e così cominciò l’avventura durata 10 meravigliosi anni, iniziata come campo di casa a Segrate (il mitico 3) con orario d’inizio per il primo anno come Fantozzi alle ore 8.30 con i campi ghiacciati in inverno (dove Fulvio ci perse una natica tagliata dalla terra congelata) o polverosi d’estate.
Dopo 5 anni si aggiunse un nuovo Sponsor la TVE un azienda di trasporti di valore il cui titolare era un mio carissimo amico.
Eravamo un gruppo che non si allenava mai, ci trovavamo solo alla domenica mattina con la classica sfida al “calciobalilla” prima della gara, una squadra molto eterogenea: gente dai piedi molto buoni, funamboli, brasiliani, ma anche killer della difesa con le tibie degli avversari che emettevano rumori sinistramente metallici e un portiere saracinesca.
Con me capitano, allenatore, presidente sempre rissoso e irascibile con arbitri e avversari, ma pronto ad autosostituirmi in campo per fare giocare tutti i panchinari a rotazione, per salvaguardare quello che era il nostro spirito: lo spogliatoio e quella voglia di giocare e di divertirsi insieme.
Complessivamente hanno giocato con noi 52 persone più una manciata di Dirigenti accompagnatori, mi piace ricordare oltre al Nick e il Bobo anche il grande Giannetto e le nostre mascottes Daniel, Marco, Cosimo, Juri, Gabriel ed Edoardo.
Ci siamo divertiti per quasi quindici anni dal punto di vista agonistico, ma con alcuni sfioriamo complessivamente i 40 anni di gioco, ancora imperterriti tutte le domeniche a giocare a calcetto a sfidare le intemperie il sole, la pioggia o la neve, con tempo quasi sempre illimitato (smettiamo quando vediamo S.Pietro sulla traversa che ci benedice).
Con gli attuali eroi e i superstiti del Cuoco di bordo TVE, ci troviamo di solito l’ultima domenica di giugno per disputare un quadrangolare intitolato MEMORIAL UGO perché nel primo anno Ugo fu colpito da un insolazione mentre entrava in campo ( a Milano c’erano 40° gradi ) e per paura di perderlo gli dedicammo il torneo.
Negli ultimi due anni si è aggiunto Sandro più o meno per gli stessi motivi fisici e il Memorial attualmente si chiama UGO & SANDRO, ma credo che con il passar degli anni si aggiungeranno oltre a me anche, Fabrizio, Elvio, Pino, Massimiliano, Piero, Michele e i due Andrea … ne resterà uno solo, come Highlander.

Nessun commento:

Posta un commento